Il Runner’s High (42km!!!)

inserito il 10 Aprile 2011
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Stamattina sveglia alle 5:30 per la lunga dei 42km (oggi si correva anche la Milano City Marathon!).
Alle 6:15 avevamo già 18° – la partenza era alle 7:00 dal negozio di Angela.
Eravamo tanti: io (in rosa!), Marco, Angela, Nunzia (in azzurro), Stephanie, Giulio, Alba (in violetto), Valentina, Maria (con lo sherpa!!!) e altri fuoricorso.


Si era scelto il Naviglio grande, per via della difficoltà degli spostamenti in auto dovuti alla maratona. Ed era una giornata estiva, con sole, temperature alte e la fiera dei fiori.

Ieri sera cena da el Porteño in orario anglosassone, carne e tutti i carboidrati che sono riuscita ad individuare nel menu (patate, insomma). Nello zaino avevo 2 mele, una stecca di cioccolato fondente, caramelle zuccherose a forma di orsetto (bleah), un sacco di acqua e 2 bustine di aulin di contrabbando, prelevate ieri mattina dal mio pusher.

Fino al 10° tutto ok, dal 10° al 16° bandelletta destra dolorante, poi ho preso l’aulin ed è andata gradualmente meglio. Al 21° ci siamo fermati in un cimitero, dove siamo entrati furtivamente per bere un po’ d’acqua (speriamo potabile).
Al 23° circa ristoro.

Non so bene cosa sia successo dopo, ma stavo benissimo e penso che mi sia capitato il Runner’s High, perchè ho cominciato a correre e non volevo più fermarmi – correvo e più correvo più stavo bene e più ero felice. Era la stessa sensazione dei miei viaggi in solitaria, sicchè ho corso da sola davanti al gruppo – vivendo un transfer in cui io ero un felino che ormai ha guardato negli occhi la preda e non si fermerà fino a che non l’avrà catturata.
La cosa è durata una decina di km.
C’erano il sole e il vento “in direzione contraria” – e un paesaggio a metà tra primavera ed estate – e quella sensazione fortissima di essere al posto giusto al momento giusto (o nel cuore di Dio).

Dopo i 37 ho rallentato e ho corso con Marco, gli ultimi 3km 1:1 perchè eravamo stanchi tutti e due e lui aveva anche la nausea.

Resta la corsa più bella in assoluto, all’arrivo ero stanca ma di testa avrei corso ancora.

***

“Con il termine “Runner’s High” (sballo del corridore) si intende una certa sensazione di euforia riscontrata da molti atleti durante la pratica sportiva prolungata. Prima che fossero compiute mirate ricerche a riguardo, questa condizione era per lo più attribuita a cause psicologiche invece che ad una causa neurochimica. Alcune recenti ricerche (2008) hanno infatti provato la dipendenza di questa sensazione euforica dal rilascio di endorfine da parte dell’ipofisi durante l’esercizio fisico di una certa durata (la durata minima varia soggettivamente ma in genere non è mai inferiore ai trenta minuti di sforzo fisico continuativo). Agiscono come una vera e propria droga.” [Wikipedia]

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