Lunghi silenzi

inserito il 18 Febbraio 2012
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A casa con IranAvrei tante cose da scrivere, ho avuto poco tempo e troppi avvenimenti corrono il rischio di perdersi.
Intanto: sono state 2 settimane di grande freddo, solo da un paio di giorni le temperature sono tornate a livelli accettabili.
La neve si sta sciogliendo sulla tettoia, imitando il rumore della pioggia.

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Sparrow and the Wolf

inserito il 15 Febbraio 2012
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sparrow and wolf lay as still as the blades of the grass
like worn leather boots, of colour and size that would last
caught them a lark in a trap, and each held a wing
then they tore it apart, before that small bird could sing

confused by the wind, bruised by the size of the rain
she turned in to him, begged for the light to remain
but plans have been made, all the furniture sold
so store up your hate, use it for warmth when you’re cold

for I have seen no joy, only danger,
I see no joy, only strangers,
I see no joy, see no joy in this world
should you, choose to go, please be careful of,
lonesome roads, men who travel them,
will not know, will not know of your ways

still I have, seen no joy, only dangers, I
see no joy, only strangers, I
see no joy, see no joy in this world,
you should choose to go, please remember what
you have learned, from the little bird,
always dear, always dear to my heart


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-5°

inserito il 4 Febbraio 2012
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Parleremo una nostra lingua e racconteremo le nostre storie, e ci crederemo con tutte le nostre forze, perchè in mancanza di un luogo privato come questo – dove quello in cui crediamo si realizzerà, anche se solo per iscritto – la nostra vita non sarà tale; o peggio ancora: la nostra vita sarà solo una vita.


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Freddo

inserito il 30 Gennaio 2012
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Domani è l’ultimo giorno di gennaio / non riesco a credere che sia già passato un mese da quando sono salita sul Jungfraujock.
Due mesi da quando Niagara non c’è più, e con lei il Gobino.
Mancano 12 settimane alla maratona di Londra.
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Fool (or hero)

inserito il 29 Gennaio 2012
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Uattai!

inserito il 27 Gennaio 2012
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sono perplessaMammachegiornate (e che notti in compagnia del gatto più capriccioso e piscione del pianeta!).


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Heavy boots / 2

inserito il 25 Gennaio 2012
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Giorni stressati, per via dell’EAC, cui partecipiamo come sponsor.
Ti sembra di non avere tempo per nulla, certo non per te. Ieri non ho nemmeno corso.
Iran è irrequieto / oggi c’è stato anche il terremoto.
Sono arrivata dalla veterinaria con la pipì di Iran dentro al contenitore della mozzarella.

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Ugialt.net

inserito il 25 Gennaio 2012
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Sabato sono stata ad Ugialt.net, di cui neen era sponsor.
L’evento è stato organizzato a Milano, presso la sede di Avanade, al 9° piano di un palazzo di vetro in zona Stazione Centrale.
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Cose da non fare

inserito il 25 Gennaio 2012
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Cose da non fare nel CRMSto studiando (slide:ology) e leggendo BOLD (how to be brave in business and win), un libro molto bello, che raccoglie una serie di case studies su aziende che possono essere definite BOLD.
La mia preferita è O2 / The DNA of O2 is changing the rules of the industry or not playing by the rules at all /.

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L’amica geniale / Elena Ferrante

inserito il 20 Gennaio 2012
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Molto bello.
Un brano in particolare / che vorrei avere scritto io (Elena di Lila, la mattina delle nozze):

Non l’avevo mai vista nuda, mi vergognai. Oggi posso dire che fu la vergogna di poggiare con piacere lo sguardo sul suo corpo, di essere la testimone coinvolta della sua bellezza di sedicenne poche ore prima che Stefano la toccasse, la penetrasse, la deformasse, forse, ingravidandola. Allora fu solo una tumultuosa sensazione di sconvenienza necessaria, una condizione in cui non si può girare lo sguardo dall’altra parte, non si può allontanare la mano senza riconoscere il proprio turbamento, senza dichiararlo proprio ritraendosi, senza quindi entrare in conflitto con l’imperturbata innocenza di chi ti sta turbando, senza esprimere proprio col rifiuto la violenta emozione che ti sconvolge, sicchè ti obblighi a restare, a lasciarle lo sguardo sulle spalle di ragazzo, sui seni coi capezzoli intirizziti, sui fianchi stretti e le natiche tese, sul sesso nerissimo, sulle gambe lunghe, sulle ginocchia tenere, sulle caviglie ondulate, sui piedi eleganti; e fai come se nulla fosse, quando invece tutto è in atto, presente, lì nella stanza povera e un po’ buia, intorno il mobilio miserabile, su un pavimento sconnesso chiazzato d’acqua, e ti agita il cuore, ti infiamma le vene.


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