En attendant Godot non va più di moda

inserito il 23 Febbraio 2011
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I tempi rumoreggiano. Noi abbiamo la tendenza ad indugiare, più che altro perchè siamo sempre su troppi fronti e sembra che non ci sia mai tempo a sufficienza (come è, in effetti).
Così i giorni passano, scanditi dal programma di Galloway.

// E diremo “un momento, aspetti” per non essere mai pronti, canta Guccini in Signora Bovary //


Oggi leggevo e rileggevo incredula un programma al quale ci piacerebbe partecipare, promosso da Verisign.
Bando lanciato il 10/02 > Termini di consegna del progetto 28/02 > Approvazione entro il 14/03 >  Marketing Plan must be launched by March 28, 2011 and completed by May 31, 2011. (!!!!!!!!)

Tutto chiaro? In Italia i termini sarebbero (tutti) prolungati di almeno 6 mesi, e l’arco temporale complessivo coprirebbe più di 2 anni.

Chi dorme non piglia pesci, dice il proverbio – sicchè armiamoci e partiamo senza troppe domande e ripensamenti.
Ieri ho pensato di realizzare un primo evento il 31/03, marzo si preannuncia un mese incasinatissimo (e io sono qui a scrivere il blog invece che un preventivo).

Oggi è venuta in ufficio Cristina, arruolata nella difficile impresa di inventarsi redattrice di un magazine interno ad un gruppo che conta ormai più di 1.000 dipendenti (fa strano dirlo, quando si è “vissuta” – seppur dall’esterno – una crescita così torrenziale!).
Bionda e sorridente, sicuramente positiva, per nulla spaventata dalla prospettiva di una scrivania ricavata davanti all’ingresso (senza finestre) dell’ufficio del vice-boss e da più di un’ora di strada la mattina per recarsi al lavoro – si trova a rivestire un ruolo di fluidificante tra i vari dipartimenti dell’head office e le strutture periferiche.

Il format del magazine è piaciuto alle prime presentazioni e noi siamo soddisfatti del lavoro fatto – ma anche qui la partita si giocherà sui contenuti nelle prime settimane di vita del progetto.

Allons-y.

categoria: // Black box

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