A new beginning

inserito il 30 Dicembre 2011
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Un albero di cliliegio fiorito a Natori, nella prefettura di Miyagi, distrutta dal terremoto (Afp)Sono i titoli dei libri a scandire il passaggio del tempo sulla mia vita.  O le morti.
Che succede, per esempio, quando non ho voglia di nulla di nuovo, e rileggo i 7 Harry Potter, trovandoci sempre qualcosa di più, qualcosa che ancora non avevo visto? L’anima non trascorre / riposa o si addormenta?


Come sempre in questo periodo, tutto è malinconia.
Oggi guardavo le foto dell’anno 2011 (sul sito del Corriere) / un anno di eventi trasformati in immagini, alcune tremende, altre bellissime.
Ieri su Radio Capital giocavano a trovare una parola in grado di rappresentare l’anno che sta finendo; ci pensavo – senza riuscirci.

E’ stato un anno di dimenticanze. Nel valzer del quotidiano ho dimenticato una parte di me. Nell’ambizione di fare tante cose, ho dimenticato il lusso di scegliere.

Ecco: nel 2012 voglio tornare a viaggiare da sola. Voglio tornare a studiare. Per me e solo per me. Voglio tornare in Islanda. Voglio girare per tante città, alla ricerca di sapori, colori, odori. Voglio non avere paura, entrare nell’arena guardando in faccia chi mi sta di fronte. Voglio essere un personaggio solo: il mio.

categoria: // In direzione contraria

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