Le vite silenziose

inserito il 28 Dicembre 2011
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Ieri Niagara è venuta a prendersi il Gobi. Sono tornate insieme, sotto la magnolia del giardino di papà, dietro la siepe di azalee.
In primavera è un posto bellissimo, tutto verde e pieno di nascondigli e di fiori.

Anche lei riposa in una scatola piccina, avvolta nella seta rossa: Gobi è tornata dalla sua Niagara, in silenzio, addormentandosi accanto a me nel letto.

Stanotte la gabbia era vuota / niente scalpiccii di zampette unghiate sul parquet, niente arrampicarsi, niente smangiucchiamenti di stoffe o di carta. Persino Iran è restato a guardare la gabbia in silenzio.

Pensavo che sarebbe rimasta un altro anno con me, e che piano piano si sarebbe abituata a farsi portare in giro per casa sulla spalla / ma Gobi ha sempre voluto più bene a Niagara.
Era una rattina timida, con il musino furbo, bianca e cioccolato, una saetta.

Avevo scritto questo, l’estate scorsa, quando eravamo felici, quando andavamo in campagna o a Civitanova, io e le mie rattine viaggiatrici:

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La principessa Niagara e la sua dama di compagnia

Tutte le principesse che si rispettino hanno una dama di compagnia, così anche Niagara.
La principessa Niagara ed io ci siamo incontrate ad una fiera: si è infilata nel colletto della mia camicia di jeans preferita (quella di cui, in un momento di rabbia, avrebbe rosicchiato una manica intera) e ha deciso di farsi adottare.
Deliziosa, di colore grigio blu con la punta della codina bianca, dimostrò un’agilità incredibile, guadagnandosi sul campo il nome di Niagara, perché non cadeva mai (purtroppo il nome si rivelò profetico anche per una lieve incontinenza, che ha minato la sua storia di rattina perfetta).
Il Ninnolo conquistò poi il titolo di principessa dopo una folgorante carriera di mascotte, standista, modella, protagonista di una campagna pubblicitaria, fino a diventare un fumetto, immortalata sulla spalla del mio avatar.

A quel punto non poteva più restare sola e si decise che aveva diritto ad una damigella d’onore.

Fu scelta Gobi, che sembrava avere una certa predilezione per la bigiotteria e si rivelò invece un maschiaccio timidissimo.

Ora vivono in camera, in una gabbia gigante piena di tane (la principessa ama l’arredamento e il colore rosso), con dispense separate per via del loro gioco preferito: l’accumulo di biscotti e di altre leccornie. Quando non sono in gabbia si trincerano sotto il letto giapponese, per sfuggire al gatto mannaro che si aggira per casa.
Di giorno dormono alla luce soffusa che riempie la camera di arancione. Niagara fa colazione con me. Mangiano il gelato (ma non quello confezionato). La sera si svegliano e la notte non c’è mai silenzio, perché si arrampicano e litigano tutto il tempo.

Sono furbissime e gelose di Iran: lo prendono in giro, perchè sanno che quando lui cerca di acchiapparle viene cacciato fuori dalla camera. E loro se la ridono.
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Mi mancano così tanto.


Dal tuo papà, Nico:
Nooo Nadietta non ho parole!
Anche Gobi, proprio non me l’aspettavo…era giovane, sana…forse l’unica spiegazione è davvero che le mancava troppo Niagara e ha voluto raggiungerla il prima possibile.
Non smetterò mai di ringraziarti per la bella vita che sei stata in grado di donare loro in questi anni.
Conosco fin troppo bene il vuoto che ognuno di loro lascia quando decide di partire…
Ti sono vicino e ti abbraccio forte.

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18.11.2012
Oggi se n’è andata Lily, che è stata mia solo pochissimo tempo.
Lily era una delle 2 rattine che Marco ha portato a sua madre, due anni e qualche mese fa.
Lily è stata lasciata nel loft accanto al nostro per le vacanze e non è più stata riportata a casa. Ha vissuto una vita meno bella di quella di Niagara e del Gobino.
Mi fa tanta rabbia. Che sia stata lasciata lì così, perchè non era dolce. Invece, anche Lily era dolce, e aveva tanto bisogno di amore.
Avrei dovuto avere il coraggio di portarla a casa prima, invece di limitarmi a portarle da mangiare e a tenerla pulita.
L’ultima settimana soffriva tanto, non riusciva più a muoversi. L’ho portata a casa, le ho dato un nome dolce e l’ho curata, ma soprattutto: l’ho amata.
Così Lily se ne è andata nella stanza che era di Niagara e del Gobi, con la luce arancione del sole di novembre, e sarà sepolta in giardino, insieme alle mie rattine.
Elisabetta mi ha scritto: Mo’, il suo ultimo pensiero è di essere stata amata fino alla fine e la accompagnerà oltre. Sono fiera di te.

categoria: // In direzione contraria

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