A volte la gente ti innamora.
Questa sera ero all’Esselunga e mi sono trovata davanti una cassiera di quelle che ti salutano guardandoti negli occhi, e ridono insieme a te – e si raccontano e ti ascoltano / non lavorerebbe mai in ufficio, non le piace – e poi così ha un po’ di tempo da passare con suo figlio.
Mi è piaciuta così tanto che mi ha fatto venir voglia di restare là a chiacchierare (ma la fila incalzava implacabile).
Sabato ero in fiera a Forlì. Non ho bisogno di interrogarmi su cosa me lo faccia fare: non è il branding di Redbug, e nemmeno la concorrenza; è che mi piace la gente – non tutta, certo, ma ti capita di incontrare persone che sono preziose: non le dimentichi e ti lasciano il segno, ti strappano un sorriso.
La ragazza con la pogona maschio (che fa il bagno nel lavandino), con cui ho chiacchierato 10 minuti, il papà tatuato tutto contento perchè aveva trovato un ragno peloso per i suoi bambini (come dirgli che è proibito?). La signora dei cani della prateria, che mi chiede di Niagara. La nonna di Marco, che è la vecchina più adorabile che ci sia, col suo caratterino e quel suo amore totalizzante per il nipote.
/ In fiera ho visto anche un cucciolo di ara – e mi sono innamorata alla follia. /
Non c’è nulla che adori quanto gli animali – è sempre stato così. C’è Iran qui nel letto, e Niagara e il Gobi, e pure la Micia.
Ieri ho visto il sito di Francesco (il mio Frank!) e di sua moglie e mi sono commossa. E’ identico al ricordo che ho di lui, e penso che abbia trovato la persona giusta – e che sia felice con una famiglia tanto numerosa (5 cani e 1 gatto!).
Ecco: non potrei mai amare davvero qualcuno che non amasse gli animali.