Il referendum e la vittoria dei si

inserito il 13 Giugno 2011
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E’ destino che non si faccia, l’Italia per la seconda volta ha votato contro il nucleare.

La prima è stata nel 1987, dopo il 26.04.1986 e il disastro di Chernobyl. Facevo le medie, e mi ricordo la prof. di scienze con i riccioli biondi che faceva propaganda contro (e papà che votava per).

La seconda ieri e oggi, a distanza di 20 anni – e dopo Fukushima, solo 3 mesi fa.

Chissà quanto hanno pesato nel voto queste tragedie; conta di più la paura o la volontà di tramandare al futuro un paese senza reattori? La consapevolezza di non poter restare indietro o la speranza di investire finalmente in qualcosa di positivo, come l’energia pulita, in un momento in cui i nostri vicini nucleari stanno ripensando alle scelte del passato?

Io penso: la paura, perchè solo quella è in grado di portare il 57% degli elettori a votare // era forse destino, dunque, che il nostro fosse un paese senza nucleare //.

Sicuramente ha contato anche il fattore politico (anche se questo, è stato detto, non era un referendum politico): la protesta, l’indignazione che ormai serpeggia non solo nei ceti “naturalmente” progressisti.
A me sembra che ci sia voglia di serietà, non di riduzione delle tasse: serietà, concretezza e non demagogia per affrontare i problemi che gli italiani sanno di avere.

La gente ha voglia di credere e si ribella perchè non ne può più. Il governo non va a votare? Allora bisogna andarci.

Forse anche la gente comune si è rotta le palle di un primo ministro che tutto il mondo prende per i fondelli perchè, invece di diventare più saggio, con l’età si è completamente rimbambito e la dignità, la solennità non sa più dove stiano di casa. Per non parlare dei vaneggiamenti folkloristici dei beceri leghisti, cui non credono più nemmeno i congiurati di Pontida.

Non dimentichiamo cosa insegna la Chiesa, che dura da oltre 2.000 anni: i riti hanno un significato e sono solenni – per durare il potere ha bisogno di essere sancito dalla solennità, da un alone di riverenza, di timore. // Non a caso, nel mondo di Harry Potter, per sconfiggere ciò che fa paura, la parola magica è “riddikulus”… //

categoria: // Black box

Una risposta a Il referendum e la vittoria dei si

  1. davide... sì quello con cui corri scrive:

    Sai perchè ho preso tanto a cuore questa turnata referendaria? Perchè ero curioso di vedere quanto gli italiani avessero voglia di dire BASTA… di dire ORA DECIDIAMO NOI e VOI eseguite come dovreste sempre fare visto che siete dei CO.CO.CO a progetto…
    Io quindi non sono convinto che sia stato il nucleare, così come non penso nemmeno sia stata l’acqua o l’ora più che mai ILLEGITTIMO impedimento, io penso che questa sia stata la prima grande vittoria della rete, la prima grande vittoria di una nuova generazione che è stufa del vecchio e che si muove, si mobilità, combatte e lo fa in maniera colorata. pacifica ed intelligente con l’unica arma in grado di spostare anche le montagne… la passione.
    Sarò romantico ma voglio vedere questo grande successo come il successo di noi giovani che dal basso prendiamo per mano tutti quanti portandoli ad una sorta di revolucion bianca, anzi colorata, appassionata, che vuole ridare dignità ad un paese che l’ha persa per strada, che vuole tornare ad essere fiero del più bel paese del mondo e sicuramente il più colorato…

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