Di matrimoni (reali) e altre memorie

inserito il 1 Maggio 2011
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Venerdì 29.04 matrimonio reale a Londra. La città era piena di union jack e una folla smisurata acclamava i reali.
L’evento è stato seguito da 2 miliardi di persone (!), noi (me, ndr) compresi perchè in ufficio abbiamo proiettato la diretta su youtube, sicchè ho potuto assistere all’evento e commentare tutti i vestiti / e ricordare quando da bambina ho visto alla tele il matrimonio di Lady D /.

La regina Elisabetta (che ha solo 3 anni meno di mia nonna) era in giallo canarino, e mi ha un po’ deluso perchè speravo di vederla tutta ingioiellata, invece aveva solo 3 fili di perle e uno spillone tempestato di diamanti.

Mi è piaciuto il vestito di Mrs. Cameron (moglie del primo ministro), che era in verde ed è stata criticata perchè non portava il cappello, quello di Letizia di Spagna (la più bella), molto sobrie la madre della sposa e Camilla, bello il cappello di Zahra Phillips, la nipote ribelle della regina… bellissimo il vestito della sposa, che aveva lo stesso sapore di quello di Grace Kelly (ma era più scollato).
Intrigante il vestito della sorella Middelton, Philippa, che passerà agli annali perchè le sistemava il velo lasciando intravedere le curve perfette.

E’ stato detto che la monarchia in Inghilterra sopravvive da così tanti secoli per la sua capacità di cambiare, di adattarsi ai tempi – tanto più ora, che il secondo in linea di successione al trono sposa una commoner (senza diadema! tant’è che le è stato prestato dalla Regina: una deliziosa coroncina del ’36, realizzata da Cartier e indossata dalla stessa Elisabetta nel giorno del suo matrimonio). Kate viene vista come rappresentante della borghesia, di cui la monarchia non può più fare a meno, se vuole aggiornarsi e sopravvivere.

Pensavo al significato delle divise (tutti gli uomini della famiglia reale ne indossavano una, ricchissime), e più in generale dei riti, che mi affascinano da sempre, perchè perpetuano nel tempo qualcosa che ha radici profonde. Hanno un potere grandissimo.

Oggi – 1° maggio – un’altra grande istituzione, ben più vecchia della monarchia inglese, a dire il vero, ha risposto con un altro rito: la Chiesa ha dichiarato beato il papa amatissimo dalla gente, Giovanni Paolo II, e Roma è stata invasa da oltre 1 milione di pellegrini, venuti per celebrare la beatificazione del papa polacco.

Anche la Chiesa, come la monarchia, è attentissima ai suoi riti, e sicuramente ancora più rigida al cambiamento… in parte perchè comunicare a milioni di persone sparse in tutto il mondo non è (era?) sicuramente facile.
Controllarli ancora meno.

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