Da Palau

inserito il 5 Giugno 2016
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Scrivo da Palau. Davanti a me: il mare, l’isola della Maddalena; in lontananza le montagne della Corsica.
A Milano piove, qui sono giornate piene di sole e di vento. Chiudo gli occhi e mi sembra di essere una delle donne del 900 di cui parlano i libri: in vacanza con i figli piccoli, in cerca di memorie da cristallizzare.
Mi guardo intorno e scopro dimensioni nuove del tempo – e il lusso di una casa arredata con gusto – le vetrate magnifiche, il divano blu con i pesci, le lampade, le ceramiche – dove sedersi la sera in pace, a scrivere.
L’aria profuma di Mediterraneo, il sole scotta. C’è ancora poca gente nelle spiagge. Oggi nuotavo nell’acqua fresca, ed era un piacere infinito.
I bambini sono bellissimi. Ayrton parla, ed è divertente; Leo guarda tutto e vuole partecipare: vuol toccare, fare quello che fanno gli altri, essere preso in considerazione. Penso a me stessa diventata mamma – quello che io sono [ieri e] oggi – e ancora non ci credo.

Siamo stati a Santa Teresa di Gallura, che mi è molto piaciuta, specialmente la spiaggia Rena Bianca, e i bar ranicchiati intorno nelle vie del centro. In piazza c’erano delle bancarelle; in una, dei volti incisi nel cemento e poi dipinti. Ho parlato con Roberto Serri, che mi ha raccontato la storia sua e delle sue opere, nate dalla disperazione. Impresario edile, ha vissuto il fallimento della sua azienda; in un momento buio, ha iniziato per rabbia a disegnare nel cemento. Qualcuno gli ha detto che quel che faceva era bello, e così è nata Caras. Rappresenta volti (i più belli sono volti di donna), leggende della Sardegna e simboli. Per me una storia di coraggio.

Accanto al volto che avrei voluto comprare era riportata questa poesia.

Mamma
Issa est sa chi sa vida m’at datu
Issa est chi mi tenet in su coro
Issa est su sàmbene meu pretziadu
Issa est s’ùnico meu tesoro
Issa est sa chi m’at allevadu
Issa est sa chi semper adoro
Issa est sa chi mi sarvat de abba e fogu
est cun issa chi tèngio amore e giogu.
(Bastiano Carrone)

categoria: // Backpack, // In direzione contraria, // Jack-Jack

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