La varicella

inserito il 1 Maggio 2015
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Ieri erano 5 – 6, oggi i puntini si sono moltiplicati. Hai la varicella, come tanti bambini del nido. Non mi dispiace restare a casa, è un primo maggio di pioggerella leggera, persino Neena non ha voglia di uscire, e dorme beata sul divano. Marco è andato a Caravaggio.
Questa mattina sono andata alla chiesa di Santa Maria di Binzago, per la messa in ricordo dei nonni. Non ci andavo da tanti anni, e con orrore ho scoperto che i pioppi centenari nel luogo dove era apparsa la Madonna non ci sono più.
Forse la luce grigia rendeva tutto più cupo, forse mi sono abituata al centro di Seregno, dove tutto sembra più curato… fatto sta che la cittadina in cui sono cresciuta mi è parsa imbruttita. Da un lato, case e botteghe abbandonate, dall’altro il nuovo che è stato costruito è davvero orrendo.
Mi sono rivista andare a scuola a piedi, per quelle vie, e tutto sembrava essere fatto con più cura.

Di quale generazione è la colpa? Cosa si è perso? Sicuramente: cultura, senso del bello, dell’importanza di un giardino. Le case sono cambiate, e con esse lo stile di vita.
Non penso sia una questione economica, è prima di tutto un senso delle cose. Una volta si costruiva per viverci con la propria famiglia, per costruire un mondo, oggi no.

Abbiamo perso la poesia, imbruttito tutto.
Forse gli italiani vogliono che i propri figli vadano all’estero, perchè quello che abbiamo costruito è brutto.

Leggo sconcertata quello che scrive tanta gente sui migranti. A molti dispiace per il terremoto in Nepal, che ha causato 5.500 vittime. Negli scorsi giorni hanno perso la vita almeno 1.000 persone in mare, e questo invece accende gli animi di cattiveria, di protezionismo.
Perchè fanno paura le persone che attraversano il mare in cerca di salvezza, di un futuro? Perchè la loro ricerca di aiuto genera chiusura? Parlare di carità, è parlare fuori dal coro.

Come mai si è persa l’umanità? Come siamo diventati così?

Oggi inizia l’EXPO, che è una grande opportunità: come mai tanti ne parlano male? Perchè distruggere una possibilità e non lavorare tutti insieme perchè si traduca in un qualcosa di positivo? Perchè i cortei anti-expo fatti di vigliacchi con i passamontagna, facinorosi con la voglia solo di detrupare una città per una volta sotto i riflettori?

Ma soprattutto: cosa posso fare io? Posso imparare, posso scrivere, posso parlare, posso insegnare a mio figlio? Ci siamo ridotti a insegnare l’umanità e la civiltà, che dovrebbero essere connaturati nella natura degli esseri umani.

categoria: // Backpack

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