La donna bionica (e altre storie)

inserito il 19 Febbraio 2015
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Non tutti i mali vengono per nuocere: ho rotto una mano cadendo, e ora – dopo 10 giorni di gesso – ho un bellissimo tutore nero con bordino arancione, di cui sono piuttosto fiera, perchè ha un aspetto molto “tecnico” (e tutto sommato fa un po’ Darth Vader, che non guasta).

Intanto devo dire che al pronto soccorso del Galeazzi di Bruzzano sono stati tutti molto gentili: ancora una volta mi sono sentita una privilegiata, perchè la Sanità è un diritto, ma  l’eccellenza non è così scontata.

E’ successo tutto in una settimana complicata:  Ayrton con l’influenza e a casa dal nido, io con il braccio sinistro fuori uso, tutti che parlavano di malattie; ma sapevo  che sarebbe passato, e così è stato.

Ho comprato un paio di stivali da Cat Woman, un paio di scarpe blu con il tacco, sono riuscita ad andare dal parrucchiere, e persino a cena fuori per due giorni di fila: insomma, sono rinata.
Ayrton è contento di andare al nido, e ormai abbiamo una nostra nuova routine; diventa sempre più carino e furbo.

In casa abbiamo montato uno scaffale IKEA che per magia ha duplicato il volume del ripostiglio; abbiamo una nuova lampada a led per l’acquario, e persino le camole per Manhattan.

Ho rivisto Alberto: siamo stati al Solferino (tel. 0229005748), ristorante molto carino, pieno di piante, très chic (indimenticabili le puntarelle!). Che belli i suoi racconti di viaggi e di affari; si legge la storia di un’impresa, tanta passione e forse un po’ troppa abnegazione. Spero sempre che un giorno mi stupisca con una scelta ‘in direzione contraria’, ma si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Ho rivisto anche Paola e Raffaella; ci vediamo così raramente che i cambiamenti saltano subito all’occhio, come quando non vedi un bambino per 6 mesi e lo trovi incredibilmente cresciuto.
E’ la prima volta in 20 anni che sento la Lella parlare di Roberto in modo diverso: speriamo bene.

Che altro? Ieri erano 2 anni che Frank è arrivato qui, e sul lettone c’erano tutti: lui, Iran e la Micia. Oggi avrei potuto essere a cena da Giorgio, ma tutto sommato sono contenta di essere qui a scrivere. Fuori c’è aria di primavera.

categoria: // Black box, // Jack-Jack

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